IL SUPERBONUS AL 110% PER RISTRUTTURARE CASA.
L’ecobonus al 110% consente di migliorare l’efficienza energetica degli immobili senza alcun costo. Lo Stato, con il Decreto rilancio, concede un credito d’imposta che puoi cedere all’impresa che realizza i lavori, a banche o assicurazioni. Puoi rifare la facciata, cambiare la caldaia con un sistema a scambio di calore, rifare i pilastri del palazzo, mettere un impianto fotovoltaico, sostituire finestre ed infissi senza alcun costo.
Qui troverai indicazioni su cosa fare, come cedere il credito o per iniziare i lavori. Un consulente è pronto a chiarirti ogni dubbio.
COME FUNZIONA
COS'E'?
L’Ecobonus 110%% è una normativa dello stato che fa capo al dl 34/2020 (Decreto Rilancio) che consente di ottenere crediti d’imposta e detrazioni fiscali utilizzabili in 5 anni, cedibili a fornitori, imprese edili ad assicurazioni e banche.
Con l’Ecobonus110% puoi fare un miglioramento sismico ed energetico di tutto il fabbricato, che sia un condominio o una villetta singola, e pagare anche alcune opere accessorie)
La legge stabilisce che per ogni spesa ammissibile effettuata entro il 31/12/2021 si ottenga una detrazione del 110% compensabile in 5 anni. La novità dell’Ecobonus 110% è la possibilità di cedere il credito a terzi ( ad esempio una banca) oppure di “scambiare ” i lavori da realizzare con uno “sconto in fattura” trasferendo il credito d’imposta all’impresa che esegue i lavori. Questa impresa potrà poi cederlo alla banca.
Ad esempio per € 1.000.000 di lavori potrai pagare l’impresa con un finanziamento e poi cedere tutto il credito di €1.100.000 alla banca che si tratterrà € 80.000 oppure, con il meccanismo dello sconto in fattura, pagare impresa e progettisti con il credito d’imposta.
A CHISPETTA?
L’Ecobonus 110% è rivolto a condomini (anche mini condomini o fabbricati con solo due abitazioni) ed ai privati, per un massimo di due abitazioni per persona.
Possono accedere anche le società sportive ( per rifare gli spogliatoi) gli istituti autonomi di case popolari, le onlus.
Le società e le attività imprenditoriali possono accedere solo come condòmini per i lavori effettuati nelle parti comuni dell’edificio ( ad esempio cappotto esterno, riscaldamento centralizzato) ma non per i lavori nelle loro unità immobiliari ( infissi o riscaldamento autonomo).
Realizziamo analisi di fattibilità gratuite per capire senza rischi quali interventi si possono realizzare ed in che modo cedere il credito alle banche.
Indirizzeremo così il cliente verso la scelta migliore per accedere ad ogni bonus disponibile e ristrutturare così la casa col maggior sconto possibile.
COME FUNZIONA IL BONUS 110%
Accedere all’Ecobonus 110 per cento non è semplice: per evitare raggiri il Decreto Rilancio pone dei paletti precisi che occorre rispettare. La legge distingue fra lavori principali, o trainati (il cappotto termico il riscaldamento del fabbricato) e lavori secondari , o trainati (le finestre, gli infissi, il riscaldamento autonomo nei condomini, l’impianto fotovoltaico con accumulo, la colonnina di ricarica, la domotica, le tende). E’ possibile ottenere il Superbonus 110% sui lavori secondari solo se si fa almeno un intervento principale (trainante) sull’intero fabbricato, isolandolo termicamente per una superficie minima del 25% (con un cappotto termico oppure isolando il tetto) oppure mettendo un sistema di riscaldamento centralizzato ad alta efficienza (ad esempio, un sistema ibrido oppure a pompa di calore).
E’ anche possibile cambiare i sistemi di riscaldamento autonomi e l’aria condizionata ma a condizione che si isolino termicamente i prospetti ed il tetto.
Ma esiste una condizione principale ed assoluta: dopo l’intervento il fabbricato intero deve avere ottenuto un miglioramento energetico di almeno due classi. Attenzione quindi al progetto preliminare, che preveda un miglioramento prossimo alle tre classi energetiche, per non correre il rischio di vedersi revocato l’incentivo.
Prima di fare qualsiasi intervento bisogna fare asseverare la classe energetica da un progettista abilitato, che abbia una polizza a garanzia del condominio di importo pari ai lavori che saranno eseguiti La polizza deve valere preferibilmente 10 anni, questo perché in caso di revoche del superbonus 110% ci si potrà rifare sul professionista che ha asseverato il miglioramento di due classi energetiche potendo contare sulla sua assicurazione.
Il decreto rilancio ammette due modalità di trasferimento del superbonus del 110% al fornitore: la cessione del credito o lo sconto in fattura. Si tratta di meccanismi diversi che comunque hanno il medesimo effetto: l’impresa esegue i lavori inserendo nel contratto che questi saranno pagati con il trasferimento del credito d’imposta.
Nel caso di condomini una quota di credito, corrispondente ai millesimi di proprietà, appartiene al singolo condomino. La norma prevede che è sufficiente una delibera a maggioranza con almeno 333 millesimi favorevoli per far si che tutti i lavori nelle parti comuni siano svolti con il meccanismo dello sconto in fattura. Ovviamente se qualche condomino vuole pagare la sua quota di lavori e tratenersi la quota di incentivo proporzionata ai suoi millesimi, può farlo.
Per avere diritto all’Ecobonus 110% occorre migliorare di due classi energetiche l’edificio o, se si usufruisce del sismabonus 110% di due classi sismiche.
Fare almeno uno di questi tre interventi:
- Nei condomini: isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali (in pratica facciata e tetto) che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie lorda dell’edificio medesimo (ma per raggiungere le due classi di miglioramento energetico spesso non basta e bisogna intervenire almeno sul 50%).
- Nei condomini: sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo di cui al comma 6, ovvero con impianti di microcogenerazione.
- Nella prima casa, unifamiliare: la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo di cui al comma ovvero con impianti di microcogenerazione.
ATTENZIONE il bonus è valido solo se il miglioramento di due classi è asseverato da un professionista, che abbia un’assicurazione professionale di almeno tre milioni di euro e con il visto di conformità di un CAF o di un revisore contabile ( nel vecchio ecobonus 2020 non era previsto) inoltre occorre inviare tutta la documentazione tecnica all’ENEA.
QUALI SPESE PUOI FARE
Nei giornali si parla di “rifare casa gratis” ma cosa posso fare davvero con l’ecobonus del 110%?
La regola generale è che gli interventi principali trascinano le spese ordinarie.
Per esempio, se il condominio decide di fare la facciata e di migliorare la capacità di disperdere energia ( in pratica di isolarlo dall’esterno di modo che quando fuori fa freddo serve meno energia per riscaldarlo) deve ricoprire il tutto di materiale isolante, eliminando quelli che vengono definiti ponti termici.
Cosa è un ponte termico? E’ qualsiasi elemento che “rompe” l’isolamento che si sta creando con un cappotto oppure un materiale isolante. Ad esempio: il balcone i cui ferri entrano per due metri nella parete dell’edificio; un solaio; i pilastri. Sono spesso ponti termici che rompono l’isolamento e trasmettono freddo, o caldo dall’esterno.
Per questo motivo devi, e puoi: smontare e risanare i balconi; i pilastri delle fondamenta; isolare pareti interne, rifacendole.
Allo stesso modo, se devi cambiare l’impianto di riscaldamento con uno ad alta efficienza sarà possibile: creare tracce nei muri, facendo passare tubi e dismettendo quelli vecchi; oppure modificare gli impianti elettrici; di conseguenza potrai inserire i costi per imbiancare i muri di casa o l’impianto elettrico o idraulico “danneggiato” dal nuovo lavoro, ma non altre spese non collegate ( ad esempio il rifacimento del bagno) per i quali l’incentivo, sempre cedibile all’impresa o ad altri, è “solo” del 50%
E’ molto importante decidere cosa si vuole fare, quali interventi comporta e fino a dove si vuole risanare.
Per un vecchio edificio l’ecobonus 110% è l’occasione unica per tornare nuovo e non consumare più tonnellate di gasolio, o migliaia di kwh per condizionare l’ambiente.
LA SPESA MASSIMA
Il decreto rilancio aumenta moltissimo la spesa massima prevista per i condomini, legata al numero di unità immobiliari (un unità immobiliare è un subalterno catastale, ovvero un appartamento o un garage se non è accatastato come pertinenza, un magazzino o un negozio)
Per gli interventi in facciata e sul tetto, compresa la sostituzione degli infissi ed i lavori di ordinaria amministrazione collegati, la spesa massima è di € 40.000 per ogni unità immobiliare, per le prime 8, e di € 30.000 per le altre (un caseggiato di 10 appartamenti potrà spendere €40.000 moltiplicato 8= 320.000 + € 30.000 moltiplicato 2 = 60.000 Totale € 380.000)
Per gli interventi sul riscaldamento e raffrescamento (caldaie scambiatori di calore e altri) la spesa è € 20.000 per unità immobiliare per le prime 8 unità e 20.000 (uno stabile di 10 appartamenti potrà spendere € 300.000)
Per il fotovoltaico, la spesa massima è di € 48.000 con € 2400 per kw e di € 48.000 per il sistema di accumulo, con altri €48.000 di massimo
Per le finestre, le tende da sole, le tapparelle e altri sistemi oscuranti, pergole bioclimatiche e verande il massimo per appartamento è pari a € 54.545
Per il riscaldamento autonomo la spesa è di 272242 ( compresi anche sistemi ibridi con acqua calda e aria condizionata)
In più se il condominio utilizza il sismabonus 110% aggiunge € 96.000 ad unità immobiliare
Nelle case indipendenti i limiti aumentano a € 50.000 per l’isolamento dell’edificio ( cappotto, tetto etc) ed a € 30.000 per il caldo freddo.